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Todorov, Tzvetan.

Teorico della letteratura e saggista bulgaro. Dopo essersi diplomato nel 1963, si trasferì in Francia, a Parigi, dove studiò filosofia del linguaggio con Roland Barthes. Dapprima ricercatore, fu poi nominato direttore di ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Semiologo, fu uno dei maggiori esponenti del Formalismo russo e contribuì alla divulgazione dei metodi strutturalisti di analisi del racconto del quale, in particolare, intendeva mettere in evidenza le leggi generali e le proprietà astratte (I formalisti russi, 1968; La letteratura fantastica, 1970; Poetica della prosa, 1971; Teorie del simbolo, 1977; Michail Bachtin, il principio dialogico, 1981). Con la crisi della critica semiologica, questa analisi "scientifica" del discorso letterario lasciò il posto a una più marcata riflessione etica e storica, come si evince dalle successive opere, tra cui La conquista dell'America. Il problema dell'altro (1982), Critica della critica (1984), Di fronte all'estremo (1991), Una tragedia vissuta (1994), Gli abusi della memoria (1995), Il nuovo disordine mondiale (2003). In seguito pubblicò Benjamin Constant. La passione democratica (2003) (n. Sofia 1939).